Il lavoro che svolgo quando vengo contatta da un medico legale o da un avvocato, si riassume principalmente nell’attivazione di un attento processo diagnostico, che accerti l’impatto dell’evento traumatico nella vita del cliente.
Il fine della valutazione è evidenziare e delineare, al di sopra di ogni ragionevole dubbio, una differenza tra il “prima” ed il “dopo”, stabilendo come l’evento traumatico abbia effettivamente compromesso il precedente equilibrio psicologico della persona e che esista un nesso causale tra la situazione oggetto di valutazione e l’evento lesivo che ha avuto luogo.
Gli strumenti di indagine utilizzati a perseguire questo obiettivo, sono il colloquio, di natura e modalità diverse da quello clinico, e l’utilizzo di test specifici che possano fornire informazioni utili sulla condizione in cui versa il soggetto.
L’introduzione della Legge 170/2010 ha acceso fortemente i riflettori su una categoria di disturbi da tempo noti ma fino ad allora non sempre adeguatamente considerati e tutelati: i Disturbi Specifici dell’Apprendimento (DSA). Dal 2020 collaboro con il centro Piggle di Arezzo (Centro Psicodinamico di Diagnosi e Cura dell’età evolutiva – Via Montefalco, 50 ) come parte di in un’equipe multidisciplinare accreditata dalla regione Toscana per il rilascio di certificazioni DSA utili ai fini scolastici. Fanno parte dell’equipe oltre me, un’altra collega psicologa/psicoterapeuta, una neuropsichiatra infantile e una logopedista. L’iter valutativo si compone di un numero di incontri variabile (circa 5) a seconda delle diverse situazioni. È sempre previsto un primo colloquio di conoscenza e raccolta anamnestica con i genitori, condotto dalla neuropsichiatra infantile. Seguono, a seconda degli approfondimenti che si renderanno necessari, altri incontri: con la psicologa per la valutazione delle abilità cognitive e la logopedista per la valutazione degli apprendimento, ovvero lettura, scrittura e calcolo, le competenze linguistiche e metafonologiche. Il percorso diagnostico si conclude con un incontro di restituzione in cui viene data comunicazione alla famiglia rispetto all’inquadramento diagnostico. Nella relazione sono riportate indicazioni su eventuali interventi di potenziamento/riabilitazione delle competenze scolastiche, anche attraverso l’uso di misure compensative e dispensative.
Lo scopo della valutazione psicologica, in chirurgia bariatrica, è quello di individuare, da una parte, la presenza di condizioni che potrebbero essere di ostacolo alla riuscita del percorso e, dall’altra, le caratteristiche di personalità che potrebbero influire negativamente sull’adesione al programma post-intervento e/o al raggiungimento degli obiettivi (ad es. motivazione, aspettative, condizioni psicosociali, risorse, ecc.).
Durante i colloqui , l’attenzione è focalizzata ad indagare lo stato mentale dell’individuo candidato all’operazione di chirurgia bariatrica, ma anche orientata all’analisi della storia del peso corporeo, del comportamento alimentare, della motivazione al cambiamento, delle aspettative.
Quando si parla di “modello (o metodo) Gordon” si identifica un particolare modello educativo fondato sul valore della Comunicazione e sull’importanza delle relazioni tra individui, ovvero sulla fiducia nel potenziale dell’altro, piuttosto che su un sapere pre-determinato. Il nome deriva da Thomas Gordon, educatore e psicologo statunitense,allievo di Carl Rogers, più volte candidato al Premio Nobel per la Pace. Il suo “metodo” di comunicazione alternativa è basato su un sistema di facili procedure che sono in grado, se applicate con costanza e passione, di produrre autentica Comunicazione interpersonale efficace, basata sulla reciproca soddisfazione . Nel modello Gordon il “facilitatore” è colui che grazie alla competenza dell’Empatia e all’utilizzo di strategie, quali l’ascolto attivo e i Messaggi IO, incoraggia il processo di sviluppo e di crescita della persona, lavorando per abbattere quelle barriere della comunicazione che limitano enormemente la “connessione” con gli altri e impediscono di stabilire nuovi rapporti con gli interlocutori. Il modello Gordon ha proposto un contributo determinante nella “risoluzione dei conflitti”, in ambito individuale, familiare e scolastico:
_Persone Efficaci: si prefigge di sviluppare o migliorare la sensibilità e le competenze necessarie per affrontare con successo i complessi e molteplici aspetti dei rapporti interpersonali e professionali.
_ Insegnanti Efficaci: applicato al contesto dell’Istruzione scolastica, promuove relazioni collaborative, negoziazione e, ovviamente, un clima più adatto per una didattica di qualità. L’educazione è considerata un processo autogestito che deve spingere l’alunno a una maggiore e migliore comprensione di sé stesso.
_ Genitori Efficaci: si prefigge affiancare il genitore nell’acquisire abilità e metodi pratici da utilizzare autonomamente perché possa migliorare la qualità delle relazioni interpersonali e la comunicazione all’interno della famiglia.
“Ci sono momenti della vita in cui ci si può sentire confusi, disorientati o spaventati. Altri in cui il dolore è talmente forte da non riuscire neppure a respirare. C’è chi si rassegna scegliendo di conviverci. Altri, invece, decidono con coraggio di affrontare tutto ciò. In quel momento, chiedere aiuto a uno psicologo diventa la scelta più saggia.
Perché uno psicologo psicoterapeuta può aiutarti a rimettere ordine nei pensieri e nelle emozioni e può fornirti gli strumenti adatti affinché tu possa scegliere la direzione migliore, per ripartire dalla strada che avevi interrotto.
L’intervento psicologico può essere richiesto non solo nei casi di sofferenza psichica, ma anche come opportunità di crescita personale, conoscenza approfondita di noi stessi e desiderio di migliorarsi. Alla fine è sempre il momento giusto per prendersi cura di sé.
“Non produce alcun frutto, a lungo andare, comportarsi come se si fosse diversi da come si è.” C.R.Rogers
La finalità degli incontri non è solo quello di raggiungere gli obiettivi concordati ma di favorire soprattutto una ristrutturazione delle aree disfunzionali della personalità, per lasciare spazio alle risorse adattive e funzionali puntando specificamente ad un miglioramento della qualità della vita, acquisendo una maggiore consapevolezza di sé e delle proprie potenzialità.
© Copyright Dott.ssa Claudia Mazzesi – Psicologa e Psicoterapeuta