“Quel che sono è sufficiente, se solo riesco a esserlo.” C.R.Rogers.
Ci sono momenti della vita in cui ci si può sentire confusi, disorientati o spaventati. Altri in cui il dolore è talmente forte da non riuscire neppure a respirare. C’è chi si rassegna scegliendo di conviverci. Altri, invece, decidono con coraggio di affrontare tutto ciò. In quel momento, chiedere aiuto a uno psicologo diventa la scelta più saggia. Perché uno psicologo psicoterapeuta può aiutarti a rimettere ordine nei pensieri e nelle emozioni e può fornirti gli strumenti adatti affinché tu possa scegliere la direzione migliore, per ripartire dalla strada che avevi interrotto. L’intervento psicologico può essere richiesto non solo nei casi di sofferenza psichica, ma anche come opportunità di crescita personale, conoscenza approfondita di noi stessi e desiderio di migliorarsi. Alla fine è sempre il momento giusto per prendersi cura di sé.
“Non produce alcun frutto, a lungo andare, comportarsi come se si fosse diversi da come si è.” C.R.Rogers.
Lavoro con giovani e adulti, occupandomi di disturbi di ansia, fobie e attacchi di panico, disturbi dell’umore, difficoltà relazionali. Nei percorsi di psicoterapia, la mia funzione è quella di facilitare l’azione della forza di autorealizzazione dell’individuo, necessaria ad attivare un processo di cambiamento. Mi impegno a promuovere un ambiente ospitante che permetta a chi ho davanti a me, di attingere alle risorse della propria autodeterminazione ed operare in libertà nella soluzione delle proprie problematiche.
“La vita piena è dunque un processo, non uno stato. E’ una direzione, non una destinazione”. C.R.Rogers
La finalità degli incontri non è solo quello di raggiungere gli obiettivi concordati ma di favorire soprattutto una ristrutturazione delle aree disfunzionali della personalità, per lasciare spazio alle risorse adattive e funzionali puntando specificamente ad un miglioramento della qualità della vita, acquisendo una maggiore consapevolezza di sé e delle proprie potenzialità.
Insieme sperimenteremo il presente come risorsa, in un’atmosfera non direttiva ma facilitante, in un rapporto che consenta alla tendenza attualizzante di trovare il terreno adatto al suo sviluppo e alla sua crescita.
“Nella persona vi è una forza che ha una direzione fondamentale positiva. Più l’individuo è capito e accettato profondamente, più tende a lasciar cadere le false “facciate” con cui ha affrontato la vita e più si muove in una direzione positiva, di miglioramento.” C.R.RogersCome avviene tutto questo?
Perché possa svilupparsi un clima di fiducia e la relazione di aiuto instaurata possa permettere al cliente di procedere verso una chiarificazione e accettazione dei suoi vissuti emotivi e della sua esperienza, è necessaria la qualità della mia presenza e del mio ascolto. Sono quindi chiamata a creare un ambiente che permetta il dispiegarsi di 3 condizioni principali, congruenza, empatia, accettazione positiva incondizionata.
Nella relazione, quando il cliente riceve autenticità, stima positiva e comprensione empatica, in una cornice di ascolto attivo, si sente legittimato a sperimentare nuove esperienze e tendere naturalmente alla realizzazione di sé.
Quali sono queste condizioni?
Essere congruente mi consente di essere con te vera, spontanea, sincera, comunicando i miei sentimenti in maniera opportuna e diretta, presentandomi nel mio essere reale, senza trincerarmi nel distacco professionale o nelle regole del setting.
Accettazione positiva incondizionata significa rapportarsi con un atteggiamento capace di escludere ogni valutazione e forma di giudizio, accettandoti così come sei, senza voler categorizzare o incasellare in schemi prefissati, differenziando la persona dal comportamento. La mia comprensione sarà empatica e caratterizzata dalla capacità di immergermi nel tuo mondo assumendo la tua prospettiva come fosse mia..come se..perciò senza identificarmi, ma riconoscendo il confine tra le nostre emozioni . Tutto questo non si impara dai libri, sono capacità strutturate con la formazione, l’allenamento, la riflessione e l’istinto.
“Quando qualcuno ti ascolta davvero senza giudicarti, senza cercare di prendersi la responsabilità per te, senza cercare di plasmarti, ti senti tremendamente bene. Quando sei stato ascoltato ed udito, sei in grado di percepire il tuo mondo in modo nuovo ed andare avanti. E’ sorprendente il modo in cui problemi che sembravano insolubili diventano risolvibili quando qualcuno ti ascolta.” C.R.Rogers
La relazione di coppia non è statica ma dinamica, nel senso che tende a cambiare ed evolvere nel tempo, affrontando, nel suo continuo divenire, molte vicende.
La psicoterapia di coppia nasce dalla volontà dei due membri di condividere e confrontarsi, approfittando di uno spazio neutro e scevro da ogni giudizio, permettendosi di riguardare aspetti della vita insieme alla luce di nuovi punti di vista. I due protagonisti sono chiamati a mettersi in discussione e ad analizzare bisogni, emozioni, ricercando significati diversi negli eventi e nei comportamenti reciproci. L’obiettivo della coppia è quello di costruire una nuova storia, prendersi cura della comunicazione che avviene al loro interno e promuovere i loro punti di forza. Il terapeuta, anche in questo, caso lavora come arbitro neutrale nel delicato compito di districare le complesse dinamiche instaurate all’ interno della coppia, accompagnandola in un percorso di ricostruzione. In maniera imparziale ascolta attivamente e senza giudizio i due clienti, permettendo loro di esplorare in autonomia i propri vissuti e contattare le proprie emozioni, con l’obiettivo di creare le condizioni necessarie a far avviare un processo di crescita insieme.
Per la terapia di coppia si prevede la presenza di una coppia di professionisti
Il gruppo di incontro è un’opportunità di crescita personale attraverso il gruppo. L’individuo, inserito in un clima sicuro ed accettante, si concede di esprimersi in maniera autentica, senza indossare maschere o impersonare ruoli che talvolta la quotidianità richiede. Nel gruppo di incontro non vengono fissati obiettivi, ma si promuove, attraverso lo scambio di esperienze e di vissuti ,l’innescarsi di un processo di crescita .
Anche semplicemente imparando ad ascoltare e ad ascoltarsi si scoprono e si sperimentano quali dinamiche o meccanismi personali si attivano nel rapporto con gli altri! Impariamo ad esprimerci con rispetto verso di sé e verso gli altri, cercando di evitare il più possibile il giudizio, il voler stabilire quel che è giusto e quel che è sbagliato, ma semplicemente notando quello che accade all’interno e all’esterno del proprio io. Il terapeuta, in questo caso diviene il facilitatore, perché si muove all’interno delle dinamiche facilitando il processo del gruppo che si sta sperimentando, senza imporre o voler risolvere.
Il potere è nelle mani del gruppo.
© Copyright Dott.ssa Claudia Mazzesi – Psicologa e Psicoterapeuta